Dermatologia: 6 errori comuni e come correggerli

Conosciamo davvero il ruolo del dermatologo? Le nostre consapevolezze sui problemi della pelle e dei capelli, condivise con amici e parenti, sono corrette? Di seguito alcuni esempi di errori comuni e relative correzioni.

Errore 1

Mi sono comparse alcune chiazze pruriginose, vado a farle vedere in farmacia così mi faccio subito consigliare una crema“.

Correzione

È importante non solo lenire i sintomi, ma inquadrare nel modo giusto una patologia cutanea. Lo specialista adatto è ovviamente il dermatologo (certi farmaci “da banco/automedicazione” possono a volte mascherare i segni, impedire un corretto inquadramento diagnostico o addirittura determinare un peggioramento della dermatosi)

Errore 2

Mia sorella ha l’acne e ora ce l’ho anch’io: userò le sue creme, sulla sue pelle stanno funzionando, quindi è la terapia giusta“.

Correzione

Quadri clinici dermatologici apparentemente identici potrebbero in realtà non esserlo. La diagnosi posta dallo specialista è seguita da un trattamento che segue linee guida ed evidenze cliniche, ma va comunque individualizzato sul singolo paziente.

Errore 3

Mi cadono i capelli, la prossima volta che vado dal parrucchiere lo farò presente così mi verrà consigliato uno shampoo anticaduta“.

Correzione

Il professionista che si occupa delle patologie del capello è il medico specialista in dermatologia, che valuta e inquadra i diversi tipi di “caduta dei capelli” e di alopecie (che possono essere acute o croniche, a risoluzione spontanea, o persistenti). Nessuno “shampoo anticaduta” è in grado di risolvere il problema. Le diverse terapie a disposizione per le alopecie possono essere prescritte solo dopo una diagnosi e la risposta al trattamento è variabile.

Errore 4

Mi è comparso un nuovo neo, ma è rosa e rotondo, quindi sto tranquilla/o”.

Correzione

Solo una visita dermatologica in tempi brevi può permettere di capire se una lesione è sospetta o meno e i criteri diagnostici clinico-dermoscopici utilizzati dagli specialisti in dermatologia non sono riducibili a pure questioni forma/colore, né si possono formulare criteri di “autodiagnosi” per chi non è medico.

Come favorire quindi la diagnosi precoce (e quindi aumentare le probabilità di guarigione) di tumori come il melanoma, che può avere qualsiasi forma e colore (anche rosa e rotondo!) ed è maligno e mortale se non asportato? Con regolari visite dermatologiche (“skin check”, “check up cutaneo”, “controllo nevi/nei”) e con l’auto-osservazione mensile di tutta la superficie cutanea tra una visita dermatologica e la successiva: in caso di modifiche (forma dimensione colore) o nuove lesioni bisogna sottoporsi a nuova aggiuntiva visita dermatologica in tempi brevi (vedere anche sezione dedicata al controllo dei nei).

Errore 5

Ho un’alterazione alle unghie, sicuramente è un fungo, vado in farmacia a comprare lo smalto antimicotico da banco di cui trasmettono anche la pubblicità in televisione“.

Correzione

Le patologie ungueali, anch’esse di pertinenza dermatologica, possono essere di varia natura, dalla più banale (esempio onicodistrofia) alla più grave (esempio melanoma ungueale) e non esistono solo le micosi. Prima di intraprendere un trattamento è importante una valutazione specialistica, che permette sia di evitare lunghi trattamenti inutili, sia di approfondire eventuali problematiche più gravi.

Errore 6

Il dermatologo ti ha visitato e ti ha detto che quella lì è una banale cheratosi seborroica? Io non sono mai stato visitato da un dermatologo ma ho una lesione identica alla tua, quindi bene, sono tranquillo/a“.

Correzione

La dermatologia è complessa, a occhio non medico due lesioni apparentemente identiche possono essere molto diverse in termini di natura, gravità e prognosi. Le “autodiagnosi” per similitudine possono essere molto pericolose, ogni singola lesione va giudicata direttamente dallo specialista. Qualora poi si trattasse della stessa banalità dell’amico, siamo tutti più contenti!